I Primi della Classe

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By Vincenzo Guerrazzi

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Scrive Gianfranco Sansalone nell'Introduzione: «Prendi Ignazio La Russa, ex missino, ex finiano attualmente pidiellino fedelissimo di Berlusconi che si innamora perdutamente della sua avversaria politica Anna Finocchiaro, del Pd. E colto da un impeto di passione le scrive una lettera piena di sentimento: "Dolcissima Anna, malgrado le nostre divergenze politiche, io ti ho sempre amata in seggreto. L'amore è il principio regolatore di tutte le cose, è l'elemento equilibratore per eggellenza e per i politici questo elemento è indispensabile. Per questo io faggio parte del partito dell'amore e poco m'importasse di quello che la ggente penzerà di noi visto che tu appartieni al partito dell'odio". Oppure prendi Emilio Fede, Minzolini, Bondi, Masi, o Bersani, D'Alema, Cicchitto o il monarca per eccellenza, Sua Maestà Silvio Berlusconi, la Bindi, Vespa, Baricco, Moccia, Busi, Brizzi, De Carlo... per citare qualche nome dell'immenso circo mediatico che oggi - soprattutto grazie alla televisione - fa parte del nostro quotidiano social-politico-culturale. Mettilo nella penna intrisa di cianuro di uno scrittore come Vincenzo Guerrazzi e aspetta che intrecci il tutto divertendosi a far uscire storie inventate, con personaggi veri, in cui si mescolano improbabili lettere d'amore, surreali sedute spiritiche, arditi bollori di vecchi politici verso ragazzine, verosimili imbrogli di verosimili imbroglioni, pellegrinaggi a Lourdes in cerca della grazia per arrivare al potere (leggere, leggere leggere: quando, immergendosi proprio nel primo racconto, si capirà il senso di queste parole, si rimarrà a bocca aperta; non avrà facoltà divinatorie questo Gerrazzi?) e tante altre situazioni che spaziano dall'umorismo alla satira, dalla critica politica alla cattiveria pura, dalla fotografia di una società al contributo culturale per la conoscenza della classe dirigente di un popolo complesso eppure semplice (o semplice eppure complesso) come quello italiano...»

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